Carissima Santa Lucia, bentornata!
Ogni anno i bimbi ti aspettano con il cuore in festa, emozionati come quando si rivede un'amica lontana e tanto amata! I bambini sanno bene che li pensi tutto l'anno, che li proteggi con dolcezza infinita, che vegli su ognuno di loro e che anche tu non vedi l'ora di tornare a trovarli! Anch'io che sono già cresciuta ti aspetto con impazienza perchè so che la tua venuta porta LUCE E BENE nelle nostre case, nei nostri cuori, tra coloro che amiamo ...L'anno scorso ci hai scritto chiedendoci aiuto e grazie a tanti bambini bravissimi, siamo riusciti ad inviarti una bella squadra di asinelli simpatici, coloratissimi e volenterosi!
Come stanno? Ti aiutano ancora?
Quest'anno grazie ancora alla tua e nostra carissima amica Rossella abbiamo ricevuto la lettera di un angioletto che tu conosci molto bene ... il tenerissimo, ma un po' pasticcione, Celestino! Ci ha raccontato il guaio che ha combinato perdendo il tuo famosissimo campanello!!! Ecco la lettera scritta da Celestino ...Sicuramente la leggerai con un sorriso ...
Carissimi
bambini,
devo
chiedere il vostro aiuto, perché ho combinato un grosso, ma cosa dico grosso….
Un grossissimo guaio!!!
Ma prima di
tutto, avete ragione, mi devo presentare!
Mi chiamo
Celestino e sono un angioletto. Assomiglio a quelli che si vedono nei quadri,
specialmente nelle chiese. Sono proprio carino! E sapete cosa mi piace
tantissimo? La musica!
Dovete
sapere che in Paradiso c’ è un’orchestra di angeli e c’è anche un coro di
angeli e io volo sempre a sentire quello che suonano e quello che cantano e
resto incantato per ore e ore davanti a loro ad ascoltare. Alla fine di ogni
esecuzione, poi, vado dal direttore del coro e da quello dell’orchestra, faccio
i complimenti e chiedo ogni volta: mi fate suonare? Mi fate cantare? Sfoderando
il mio sorriso più bello e muovendo le mie alucce. E ogni volta… loro mi
guardano e mi fanno “no” con la testa aggiungendo: “Suvvia Celestino! Sai già
la risposta: tu sei stonato e quindi non puoi far parte dell’orchestra o del
coro… te lo abbiamo già spiegato!”
E io, ogni
volta, tento di dimostrare che non è vero, ma dalla mia gola escono solo note
stonate e devo dare ragione a loro. Ebbene sì: sono l’unico angioletto stonato
del Paradiso!
So fare
tantissime altre cose: volo benissimo, dipingo, danzo, cucino perfino buonissime
torte, ma… ma sono proprio stonato!
Però ogni
mattina mi sveglio con la speranza di non esserlo più e allora ci riprovo e
praticamente ogni giorno faccio la stessa domanda al direttore del coro e a
quello dell’orchestra, che sono dei veri santi e hanno tantissima pazienza
(come potrebbe essere diversamente in Paradiso?).
Ma veniamo
al guaio che ho combinato e per il quale mi serve il vostro aiuto. Qualche
giorno fa stavo ascoltando l’orchestra e suonava un brano che non avevo mai
sentito prima. Anche per loro era una delle prime esecuzioni e infatti il
direttore ogni tanto si fermava e
prendeva appunti sul suo spartito e diceva ad alta voce quello che non andava.
Era una musica che aveva composto lui stesso e gli appunti servivano a sistemare ciò che non andava bene. Ad un certo punto, fermando l’orchestra, disse con entusiasmo: “ho trovato! Qui ci starebbe bene il suono di un campanello!.... Già…. Però non abbiamo un campanello purtroppo”.
Era una musica che aveva composto lui stesso e gli appunti servivano a sistemare ciò che non andava bene. Ad un certo punto, fermando l’orchestra, disse con entusiasmo: “ho trovato! Qui ci starebbe bene il suono di un campanello!.... Già…. Però non abbiamo un campanello purtroppo”.
Io ero lì e
in un attimo sentii che quella poteva essere la mia grande occasione! Per
suonare un campanello non bisogna essere intonati! Basta scuoterlo con
delicatezza e al momento giusto! E così… così gridai:
Il direttore
sorrise ascoltando la mia risposta che suonava un po’ come un ingenuo ricatto e poi mi disse:
“Va bene!
Questa volta voglio metterti alla prova. Tu portami un campanello dal suono
bello e cristallino e io te lo farò suonare!”
Non mi
sembrava vero! Ringraziai e volai subito a cercare il campanello. E mentre
volavo…. Mentre volavo mi resi conto che preso dall’entusiasmo avevo detto una
bugia: io non avevo un campanello! E non sapevo neppure dove trovarlo! Cosa
fare?
Iniziai a
girare per il Paradiso in lungo in largo e chiedendo prima ad un santo poi ad
un angelo trovai prima una campana…. Troppo grossa!
Poi trovai
un campanaccio come quelli che portano al collo le mucche… ma il suono non era
sicuramente cristallino!
Poi trovai
un campanellino grazioso, ma con il batacchio rotto… non suonava proprio!
Quando ormai
stavo per gettare la spugna capitai davanti alla casa di S.Lucia e mi venne
un’idea: perché non chiederle di prestarmi il suo campanello? E così feci.
Bussai alla porta della sua casa e lei mi accolse con il suo dolce sorriso.
Quando le spiegai il mio problema comprese subito la situazione e mi mostrò il
suo prezioso campanello, che era appoggiato su un cuscino rosso e coperto da
una campana di vetro e mi disse:
“Sai bene
che quel campanello ha un suono unico, bello e cristallino. E’ prezioso, perché
lo uso quando vado a trovare i bambini nella notte tra il 12 e il 13 dicembre.
Se te lo presterò dovrai stare attentissimo a non rovinarlo e non perderlo… me
lo prometti?”
“Prometto,
prometto, cara S.Lucia… Grazie infinite!” le dissi abbracciandola commosso. Mi
stava aiutando a realizzare il mio piccolo sogno: suonare nell’orchestra del
Paradiso ed ero felicissimo!
Presi il campanello, riposto in un sacchettino di velluto dorato, e con mille attenzioni ripresi a volare verso l’orchestra dopo aver salutato la santa.
Presi il campanello, riposto in un sacchettino di velluto dorato, e con mille attenzioni ripresi a volare verso l’orchestra dopo aver salutato la santa.
Tenevo il
campanello con entrambe le mani per timore di perderlo e finalmente arrivai
davanti al direttore d’orchestra e glielo porsi tutto soddisfatto.
“Bravo!- mi
disse- ha un suono magnifico, proprio quello che serve per la mia composizione.
Ora mettiti lì, accanto ai violini e aspetta che io ti dica quando dovrai
suonarlo. Mi raccomando: dovrai essere delicato e suonarlo per cinque volte
solo quando te lo dirò io”.
Non so
spiegarvi l’emozione che avevo addosso. Mi misi accanto ai violini e aspettai.
Intanto mi tremavano le gambe, sudavo e non riuscivo a tener ferme le ali per
quanto ero agitato! Così mi alzai in volo senza volerlo e il direttore mi fece
segno di tornar giù, perché coprivo la visuale agli angeli con le trombe… e
pensando che con quel gesto mi indicasse che dovevo suonare il campanello…
suonai!
Ma il direttore fermò tutto e mi spiegò nuovamente che dovevo aspettare e stare fermo. Ma la mia agitazione saliva sempre di più e facevo fatica a tener ferme le ali. Provai a metterle sotto ai gomiti e per farlo passai il campanello da una mano all’altra… poi un’ala sfuggì e la ripresi e poi… poi…. Poi maldestramente feci cadere il campanello!!!! E il campanello affondò prima in una nuvola, poi nell’altra e poi sempre più giù e anche se tentai di seguirlo…. Lo persi!
Ma il direttore fermò tutto e mi spiegò nuovamente che dovevo aspettare e stare fermo. Ma la mia agitazione saliva sempre di più e facevo fatica a tener ferme le ali. Provai a metterle sotto ai gomiti e per farlo passai il campanello da una mano all’altra… poi un’ala sfuggì e la ripresi e poi… poi…. Poi maldestramente feci cadere il campanello!!!! E il campanello affondò prima in una nuvola, poi nell’altra e poi sempre più giù e anche se tentai di seguirlo…. Lo persi!
Sì: ho perso
il campanello di S.Lucia!
L’orchestra
ammutolì. Il direttore si mise le mani nei capelli e io mi misi a piangere.
“Che guaio
ho combinato! E chi lo dice ora a S.Lucia? Io non volevo…”
Il direttore
mi spiegò che dovevo andare subito a dire alla santa cosa era accaduto, senza
paura, perché era l’unica cosa da fare. E così feci.
Che dire:
S.Lucia mi accolse come prima, anche se dal mio volto già si capiva che ne
avevo combinata una grossa! Ma è una santa…. Una santa dolcissima che nella sua
vita ha perdonato perfino chi l’aveva condotta a morte, figuriamoci se non
avrebbe perdonato un angioletto come me.
“Sono sicura
che ritroverò il mio campanello – mi disse – prima o poi lo ritroverò, magari
appoggiato su una stella,
o su un albero, o sulla punta di una montagna. Ho questa speranza… e vedrai che questa speranza non andrà delusa!”
o su un albero, o sulla punta di una montagna. Ho questa speranza… e vedrai che questa speranza non andrà delusa!”
Cara
S.Lucia… mi ha anche dato una carezza e un bacio mentre mi diceva questa cosa!
Ma, cari
bambini, io dopo aver combinato questo guaio vorrei tanto poter rimediare, in
qualche modo e fare un regalo grande a S.Lucia, ma per questo vorrei chiedere
il vostro aiuto perché so quanto S.Lucia ama tutti voi!
Vorreste
provare a creare dei campanelli? Di carta, stoffa, cartoncino…. Colorati,
dorati, argentati… come volete!
Createli con
la vostra fantasia che è tanto bella e poi li useremo per fare una sorpresa a
S.Lucia nel giorno della sua festa. Me la date una mano a farle questa
sorpresa?
Grazie….
Vi mando un
grande saluto
Carissima Santa Lucia, tu che dal Cielo vedi tutto, sai bene che per un po' di tempo ho dovuto subire un stop forzato e che con tristezza non sono potuta stare come avrei voluto con i miei bambini della scuola ... Ero triste perchè non potevo vederli e temevo di non potere aiutare il piccolo angelo Celestino a risolvere i suoi "pastrocchi"..., ma ci hanno pensato i carissimi bambini delle classi quarte con le loro maestre ad aiutarlo!!!
Come in un'allegra bottega di folletti, dalle loro mani sono nate delle vere meraviglie! Grazie anche alle famiglie che hanno generosamente messo a disposizione e donato tantissimo materiale! Pensa che un caro amico di nome Daniele è riuscito a creare addirittura dei bellissimi campanelli di metallo pur di aiutare anche lui il piccolo angelo Celestino! Wow! Un vero spettacolo! Vuoi vedere il risultato? Cara Santa Lucia, eccoli ...Sono certa che salterai dalla felicità proprio come ha fatto Celestino quando li ha ricevuti!
Voglio tanto bene a tutti loro e li ringrazio con tutto il cuore!!!
Appena ricevuta la sua lettera, si sono messi tutti all'opera con gioia ed entusiasmo!!! Tra pennelli, colori, bottoni, tappi, nastrini, colla, brillantini e tantissima fantasia ... guidati dalle maestre Silvia, Betti, Gisella, Beatrice,Nathalie ... hanno realizzato i campanelli più belli ed originali che abbia mai visto!Come in un'allegra bottega di folletti, dalle loro mani sono nate delle vere meraviglie! Grazie anche alle famiglie che hanno generosamente messo a disposizione e donato tantissimo materiale! Pensa che un caro amico di nome Daniele è riuscito a creare addirittura dei bellissimi campanelli di metallo pur di aiutare anche lui il piccolo angelo Celestino! Wow! Un vero spettacolo! Vuoi vedere il risultato? Cara Santa Lucia, eccoli ...Sono certa che salterai dalla felicità proprio come ha fatto Celestino quando li ha ricevuti!
Sono fantastici, vero? In ogni campanello ... unico ed originale... vedo il bel cuore di chi li ha con tanto impegno realizzati! Che gioia!!!
All'anno prossimo, carissima Santa Lucia!
Continua a starci vicino!
Con tanto affetto!
Maestra Mariagrazia
p.s. un abbraccio speciale all'angioletto Celestino!