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lunedì 29 febbraio 2016

Una casa magica

Ebbene sì, i luoghi magici esistono! Ognuno di noi ne ha di certo e per diversi motivi qualcuno nel cuore. Confesso che io ne ho molti, ma il più magico di tutti, neanche a dirlo, è un luogo della mia infanzia, una vecchia casa di campagna, la casa dei miei amatissimi nonni Pepu e Clementina.
Eccola qui, ritratta nell'unica e preziosissima foto che ci rimane ...

Ricordo perfettamente il profumo del minestrone preparato con le verdure dell'orto, i giochi di luce e ombra sulle ripide scale che conducevano al sottotetto, il lavabo in pietra grigia della cucina, i tagete arancioni e gialli piantati vicino all'ingresso, la parete a fiori azzurri dipinti dalla nonna, il grande tavolo all'entrata, il portico sul retro dove si pranzava nella bella stagione, il "cascinotto" dove il nonno intagliava il legno ... Ricordo le uova raccolte con gesti gentili, le merende con pane, olio, sale e pomodoro, la macchina da ricamo e i fili colorati della nonna, il Rosario recitato insieme alla sera,... Ricordo gli alberi, il lungo muro di mattoni, la fontana ... Ricordo le corse, i giochi, le canzoni, i racconti ascoltati...
E ricordo voi, nonni cari, che mi avete così tanto amata e che sento mi amate ancora di più dal Cielo dove siete ...

domenica 28 febbraio 2016

La scuola...così come è nel mio cuore

Se mi fermo un istante a riflettere e mi metto a fare qualche conto, mi accorgo di quanti anni siano ormai passati dal mio ingresso nel mondo della scuola! Non mi riferisco solo agli anni d'insegnamento, ma anche a quelli trascorsi dietro ai banchi come alunna ... E' inevitabile, per me, fare ancora riferimento alla bambina che sono stata, specie nel mio relazionarmi con i bambini che oggi, ormai adulta, mi vengono affidati ... Ho ricevuto il dono di avere una maestra speciale, di trascorrere con lei cinque anni gioiosi, colorati, creativi ...Non sono mancate le sfide della crescita, le mille piccole avventure, le prove e le vittorie, ma il mio viaggio nelle  allora "scuole elementari" è indelebile ed ha tracciato in me profondi sentieri di serenità ed allegria insieme. La mia scuola (e nello specifico la mia classe ) erano un mondo unico e meraviglioso in cui immergermi ogni mattina con entusiasmo. Mi sentivo parte di una squadra, un membro alla pari, dove ognuno era diverso e speciale, aveva le proprie peculiarità, portava il proprio contributo, possedeva i propri talenti e aveva i propri ponti da superare con coraggio per passare all'altra riva e crescere ancora un po' ... A guidarci come una capitano forte e dolce al contempo c'era lei, la nostra sorridente e luminosa maestra Rosella che prima di ogni altra cosa sapeva ascoltarci guardandoci negli occhi. Ci sentivamo tutti, nessuno escluso, presi per mano, ma sicuri di poter spiccare il volo al momento giusto. Sono la scuola che ho vissuto e la maestra che mi è stata data in dono come una benedizione ad avermi di certo orientata al desiderio di insegnare a mia volta ... E' la scuola che vorrei per tutti i bambini e per tutti gli insegnanti, la scuola che sento più assomigliare al mio cuore, la scuola con "il tempo per fare", la scuola che nonostante tutto voglio ancora credere possibile e per la realizzazione della quale cerco di impegnarmi al massimo delle mie forze... E' la scuola che una bravissima autrice di testi per l'infanzia ha magistralmente riassunto in queste brevi rime che vi dono e che spero vi si scrivano dentro come hanno fatto con me.
 
 
VOGLIO UNA SCUOLA
 
Voglio una scuola che parla ai bambini
come la rondine ai rondinini
che insegna a volare aprendo le ali
e sa che i voli non sono mai uguali.
 Voglio una scuola che scavalca muretti
e accoglie disegni che non sono perfetti
che guarda avanti e traccia sentieri
senza scordarsi di quelli di ieri.
  Voglio una scuola con dentro il sole
che toglie polvere alle parole
con porte aperte, grandi finestre
e bimbi che ridono con le maestre.
Janna Carioli
 
 
Un grande abbraccio a tutti !
A presto!


giovedì 18 febbraio 2016

Destinazione: Palestina all'epoca di Gesù ...

Gli alunni delle classi quarte ed io...abbiamo fatto un bellissimo viaggio! Nessun treno, né aereo...nessuna valigia da preparare ...nessuna prenotazione da effettuare ... ! E' stato così emozionante chiudere gli occhi per un momento ed arrivare fino in Palestina ...con il più fantastico dei metodi per viaggiare: la nostra FANTASIA!!!  E non è finita qui ...l'epoca nella quale ci siamo ritrovati era proprio quella di Gesù!
 
 Incredibile, vero? Eppure, che ci crediate o no, ci è proprio sembrato di essere inondati di luce e  di sentire i raggi di quel sole caldo sulla pelle, il vento frusciare tra le palme, il profumo dei datteri maturi, la terra e la sabbia sotto i piedi, il belare allegro delle pecore e il passo degli asinelli, il rumore operoso provenire dalla bottega di Giuseppe, la voce dolcissima di Maria cantare una preghiera...
 
                      
 
Ma ... siamo "ritornati" dimenticando di portare un "souvenir", non si potevano certo scattare neanche foto,... ed allora abbiamo pensato di realizzare noi un ricordo di questa splendida esperienza vissuta tutti insieme! Partendo da materiali poveri, come una scatola da scarpe, qualche ritaglio di stoffa, carta, colla e colori...abbiamo realizzato la nostra piccola e personale casetta palestinese! Messe tutte vicine ci hanno ricordato i villaggi visitati ...ed ora, per ogni bambino e bambina, sono il "biglietto di viaggio" per ripartire in qualsiasi momento lo si desideri!
 
 








 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Che ne dite? La prossima volta, vi unirete a noi?
 

venerdì 12 febbraio 2016

Semplicemente...GRAZIE!

È sempre una carezza per il cuore ricevere un ritratto realizzato dai bambini...
vedersi attraverso il loro sguardo d'amore su di noi...